Accadde in Italia di parlare di cartucce rigenerate all’Università di Urbino “Carlo BO” il 17 ottobre 2018
L’ economista keynesiano Paul Krugman, tre giorni dopo la tragedia dell’11 Settembre, scriveva sul New York Times: «Potrà suonare orribile a dirsi ma questi attacchi terroristici, come l’originale giorno dell’infamia (l’attacco di Pearl Harbor) che ha posto fine alla Grande Depressione, potranno alla fine aiutare l’economia». Il resto dell’articolo di Krugman è dedicato a spiegare il perché di questa sua affermazione. Guardando oltre i sofismi keynesiani, l’argomento è lo stesso usato nel racconto di Bastiat: «che fine farebbero i vetrai se non si rompessero mai i vetri?»
In molti settori industriali, come anche quello dei consumabili di stampa, gli OEM perseguono politiche economiche che si preoccupano quasi solamente di programmare l’obsolescenza dei prodotti per spostare risorse monetarie a vantaggio di pochi e a discapito di molti. Peccato che facendo ciò ci si dimentica spesso dei fattori complementari che riguardano l’Ecologia, il Lavoro e la Società. Il ruolo della società civile si confronta con l’avidità degli azionisti, e i diritti come l’ambiente bello e sicuro e la riparabilità e il riutilizzo sono messi in discussione.
Non altro luogo è stato così accogliente come l’Università di Urbino “Carlo BO” Fondata nel 1506, la sua cinquecentenaria storia la rende una delle università più antiche d’Europa. I professori Fabio Musso, prorettore dell’ateneo e il professor Alessandro Dragoni, organizzatore dell’evento e autore del libro pubblicato da ARTI-Italia sulla Rigenerazione dei consumabili di stampa, hanno condotto le presentazioni della giornata. Tema centrale: ECONOMIA CIRCOLARE E SVILUPPO SOSTENIBILE”.
Tra gli altri interventi quello di Consip, Lidia Capparelli, in merito all’impegno della amministrazione pubblica con il GPP, gli acquisti verdi. Le buone pratiche conseguenti all’introduzione dei CAM (criteri ambientali minimi) per le cartucce da stampa richiederebbero però una maggior competenza da parte delle stazioni appaltanti.
Mats Björkman (Department of Management and Engineering, Linköping University, Svezia) ha illustrato il tema delle efficienza delle risorse attraverso l’economia circolare e la rigenerazione”. Björkman ha messo ha efficacemente illustrato come la ricostruzione di caccia della SAAB sia tanto economica ed ecologica quanto la rigenerazione dei toner degli OEM.
La presentazione di Javier Martinez – Embatex Iberia, ha rilevato la mancanza di regolamentazione in un mercato anomalo come quello dei consumabili di stampa dove in presenza di soli 4 produttori di stampanti per il mercato domestico vi siano 23.000 SKU che rendono estremamente difficoltosa la loro preparazione per il riutilizzo. Invocando quindi una ECO Label Europea che difenda i consumatori nei loro diritti a scegliere liberamente e consapevolmente i prodotti da acquistare.
L’intervento di ARTI-Italia è stato svolto sottolineando i rischi che si corrono utilizzando cartucce compatibili anche dette NBC CLONE, le quali spesso superano la maggior parte degli standard legali di qualità e salute, come recenti studi hanno rivelato, e ad esempio, sono costituiti da plastiche nocive contenenti bromuri bromurati vietate dalle norme europee sulla tutela della salute e della salute. Altre leggi frequentemente violate sono, REACH, CLP, RAEE e concorrenza. Un grazie sentito ai nostri ospiti e in particolare all’Università di Urbino, città tra le più belle d’Italia che siete invitati a visitare nel vostro prossimo viaggio di piacere
Giovanni Ravelli
Presidente ARTI-Italia