L’Arte della rigenerazione: ricerca su un futuro sostenibile
È attesa l’uscita, nel mese di settembre, della pubblicazione del Libro Verde dal titolo “L’Arte della rigenerazione: ricerca su un futuro sostenibile”. Il volume, commissionato da Arti-Italia (Associazione Rigeneratori Toner ed Inkjet- Italia) e realizzato dal Dr. Alessandro Dragoni, ha come oggetto di analisi non solo il contesto economico e strategico, ma bensì anche le interazioni con l’ambiente delle imprese che operano nel settore della rigenerazione delle cartucce per stampanti. Ciò deriva dall’esigenza di divulgare e far conoscere al consumatore un modo di fare impresa che, con le sue produzioni, riduce l’impatto sull’ecosistema.
Dunque non solo economia, ma anche ecologia. Vengono, a tal riguardo, analizzati i concetti di green economy, economia circolare, eco-design e rigenerazione che rappresentano la base per perseguire uno sviluppo sostenibile. Nel fare ciò le imprese del settore si differenziano nettamente dalle produzioni clonate e compatibili importate prevalentemente dal Sud Est Asiatico, che hanno un innegabile maggiore impatto ambientale. I cloni, inoltre, non rispettando le leggi del commercio internazionale e nazionale violano brevetti, marchi e diritti di proprietà.
Il volume realizzato si caratterizza per contenere le testimonianze di Imprenditori e Dirigenti che, intervistati, hanno permesso di arricchire il testo con l’esperienza diretta di chi opera giornalmente nel mercato dei consumabili da stampa rigenerati.
Per lo sviluppo del settore risulta importante anche il ruolo svolto della Pubblica Amministrazione non solo nella sua veste legislativa ma anche economica. Regole certe, trasparenti e di facile applicazione sono fondamentali, tanto quanto il Green Public Procurement, per realizzare una competizione nei mercati che premi chi rispetta l’ambiente.
Abbiamo un solo pianeta da abitare ed è necessario prendersi cura di esso considerato che abbiamo imposto all’ambiente dei cambiamenti che si sono dimostrati forzati e non sostenibili, perché non rispettosi dei suoi tempi e dei suoi equilibri.
Giovanni Ravelli – Presidente ARTI Italia
Alessandro Dragoni – Autore
Press Release
The release of the Green Paper, entitled “The Art of Regeneration: Research on a Sustainable Future will be published in September. The volume, commissioned by Arti-Italia and carried out by Dr. Alessandro Dragoni, theme not only the economic and strategic context but also in the interactions with the environment of companies operating in the field of printer cartridge remanufacturing. This result to the need to disclose and make known to the consumer a way of doing business that reduces the impact on the ecosystem with its production. So not just economy but also ecology. Are a analyzed in this regard the concepts of green economy, circular economy, eco-design and remanufacturing are being discussed, which represent the basis for pursuing a sustainable development. In doing so, industry firms stand out from clones and compatible productions imported mainly from Southeast Asia, which have certainly greater environmental impact. Clones furthermore violate the laws of international and national trade, patents, trademarks and property rights. The volume is characterized to contain the declaration of Entrepreneurs and Executives who, interviewed, allowed to enrich the script with the direct experience of those who work daily on the market of the remanufactured consumables. For the development of the sector, it is also important the role played by the Public Administration not only in its legislative function but also economic. Safe, transparent and easy-to-apply rules are essential, just as green public procurement, to compete in markets that reward those who respect the environment. We have only one planet to live and we need to take care of it considering that we have imposed on it environmental changes that shown us to be forced and unsustainable because they are not respectful of their time and balance.
Giovanni Ravelli – ARTI Italia President
Alessandro Dragoni – Author
ABSTRAT
Il progetto di un futuro sostenibile non può relegarsi ad un sogno, ad una speranza o vana utopia. Un futuro sostenibile è possibile: gli studi in materia dimostrano che, nonostante i gravi danni che l’uomo ha arrecato all’ambiente, è possibile invertire la rotta e perseguire la sostenibilità. A tal fine è necessario l’impegno da parte di tutti: Istituzioni, Imprese, Consumatori. Nessuno può considerarsi escluso ed ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Concetti come green economy, economia circolare, eco-design e rigenerazione, che sono la base per uno sviluppo sostenibile, devono entrare nel lessico corrente, nella consapevolezza della loro importanza nella vita di ognuno di noi. È necessario rispettare la natura e per far ciò il primo passo è raggiungere la conoscenza delle conseguenze delle proprie azioni sull’ecosistema. Abbiamo imposto all’ambiente dei cambiamenti che si sono dimostrati forzati e non sostenibili, perché non rispettosi dei suoi tempi e dei suoi equilibri.
Sono richiesti quindi lo sviluppo di una cultura ambientale e un cambio di paradigma sia nei modi di acquisto che di fare impresa. Si tratta di creare un rapporto che coinvolga la generazione presente e quelle future, orientando entrambe verso una responsabilità che deve essere condivisa fra i vari soggetti economici, politici e sociali.
L’usa e getta deve cedere il passo alla filosofia del riciclo, del riuso, della rigenerazione dei prodotti giunti al loro fine vita. In tale direzione si stanno muovendo le Istituzioni europee e nazionali, allo scopo di creare i presupposti per una Politica Integrata dei Prodotti che consideri l’intero ciclo di vita di un bene o un servizio. In tale ambito i rifiuti vengono ritenuti risorse da gestire sia sotto il profilo ambientale che economico. Essi vengono reinseriti nei processi produttivi e tramite la rigenerazione si ridà loro una nuova vita. Un prodotto riciclato è un prodotto che non si disperde nell’ambiente, non finisce in discarica o nell’inceneritore, ma ritorna utile strumento nelle mani del consumatore.
Raggiungere un equilibrio fra modelli di consumo, modelli di produzione ed ambiente è possibile, ma richiede un giusto compromesso necessario per salvaguardare il futuro del nostro pianeta. Sono necessari un mutamento nei nostri comportamenti abituali e lo sviluppo della consapevolezza che un futuro diverso è possibile.
La vera scommessa risiede nella capacità dell’economia di non sottoporre ad altro stress il sistema ambientale, ma bensì di perseguire una crescita economica che ne rispetti le dinamiche. L’eco-economia impone scelte che sono di natura ambientale, sociale oltre che economica. Ciò comporta di ripensare i modelli di sviluppo aziendale concependoli come sostenibili fin dalle prime fasi della progettazione dei prodotti.
La via che oggi lo sviluppo economico deve seguire è quella di ridurre la dipendenza dalle risorse naturali che, per definizione, sono scarse. Non è sufficiente, tuttavia, incrementarne la sola produttività, al fine di ottenere più beni e servizi per unità di materia prima utilizzata. L’economia lineare deve cedere il passo alla economia circolare e quindi alla capacità di riusare più volte la stessa risorsa.
Nel prossimo futuro, assumerà sempre maggiore importanza la capacità di comunicare l’aspetto ambientale delle produzioni aziendali. In tale direzione si dirige l’adesione e l’utilizzo di sistemi di etichettatura, i quali consentono di provare la valenza ambientale delle produzioni. L’aspetto innovativo delle certificazioni e delle metodologie atte a quantificare l’impatto sull’eco-sistema delle produzioni risiede nel fatto che esso si incentra su tutto il ciclo di vita del prodotto.
La sostenibilità ambientale abbinata alla qualità e all’economicità delle produzioni sono le vie da seguire per implementare il modello strategico delle aziende del settore. In tale direzione fondamentale è il ruolo svolto dalla normativa comunitaria e nazionale e per tale motivo vengono analizzati i progressi fatti e i principali strumenti di azione in tema di acquisti verdi della Pubblica Amministrazione. Ne vengono evidenziate le linee evolutive e lo stato dell’arte, consapevoli che questo non rappresenta un punto di arrivo, ma di passaggio verso un ulteriore continuo e progressivo sviluppo.
L’inserimento di criteri ambientali nelle politiche di acquisto della Pubblica Amministrazione riveste un ruolo fondamentale nel contesto economico attuale. L’importanza degli acquisti pubblici risiede non solo nel ruolo strategico, che ricoprono per la politica economica di un Paese, ma anche nella loro capacità di indirizzare l’orientamento sociale. Essi possono creare, infatti, un effetto emulativo nei comportamenti di spesa dei privati e indirizzare l’operato delle imprese verso buone pratiche ambientali.
Oggi, possiamo dire che le innovazioni apportate dal Legislatore nazionale hanno modificato sostanzialmente il mondo degli acquisti verdi. Anche se servirà del tempo per valutare l’impatto reale dei cambiamenti attuati, la portata degli obblighi, in capo alle Stazioni Appaltanti, è tale da stimolare le Pubbliche Amministrazioni verso una maggiore applicazione del Green Public Procurement.
La ricerca presentata si colloca all’interno di tale filone di analisi e, tesa a descrivere dinamiche ambientali, economiche e strategiche, rappresenta il primo e importante documento analitico e professionale svolto sul mondo della rigenerazione dei consumabili da stampa in Italia. Si vuole porre l’attenzione su un settore che, oltre a dimostrare delle potenzialità di sviluppo, finora sottovalutate per la nostra economia, è amico dell’ambiente. L’attenzione è rivolta dunque verso imprese che con i loro processi produttivi praticano una economia circolare rispettosa delle pratiche green e orientata a rendere possibile uno sviluppo sostenibile.
Il lavoro di ricerca è stato approfondito tramite le interviste ai membri dell’Associazione Nazionale di Categoria Arti-Italia. Ciò ha consentito di raggiungere l’obiettivo di mettere in evidenza le peculiarità, i punti di forza e le criticità delle imprese grazie all’apporto derivante direttamente dall’esperienza personale e professionale degli imprenditori e dei dirigenti, che operano quotidianamente nel settore analizzato.
In estrema sintesi emerge come la sostenibilità ambientale e sociale, la capacità di raggiungere ottimi livelli di qualità e risparmio economico sono le caratteristiche principali dei prodotti rigenerati. Il contributo del settore alla realizzazione di una economia circolare è considerato molto importante dagli intervistati. Per i rigeneratori ciò rappresenta una bandiera, oltre che una opportunità di crescita.
Nel fare ciò le imprese che rigenerano si differenziano nettamente dalle produzioni clonate e compatibili importate prevalentemente dal Sud Est Asiatico, che hanno un innegabile maggiore impatto ambientale. I cloni, inoltre, non rispettando le leggi del commercio internazionale e nazionale violano brevetti, marchi e diritti di proprietà. In tale direzione si fa notare come i prodotti compatibili, seppur differenti dai cloni in quanto non infrangono norme e brevetti, sono di nuova costruzione e non permettono il riuso dopo il primo ciclo di vita, comportando un incremento dei rifiuti da smaltire ed un impatto ambientale maggiore.
Il livello tecnologico e le experties raggiunti nel nostro Paese dalle imprese nazionali non hanno nulla da invidiare agli altri principali concorrenti Europei. Ciò implica che il prodotto rigenerato può essere realizzato in Italia, evitando delocalizzazioni della produzione, a condizione che si riesca a condividere con il cliente il valore aggiunto ed il contributo per l’ambiente che esso è in grado di dare. Conseguentemente, ciò può favorire un acquisto, che non ha come determinante la sola variabile del prezzo, ma anche la qualità e la tutela dell’ambiente. Il consumatore, in ultima analisi, è l’attore principale da cui muovere per sostenere l’economia circolare e quindi un consumo che non risulti fine a se stesso.
Il contatto diretto con gli operatori ha mostrato un quadro economico, ambientale e sociale articolato e complesso. È possibile vedere come il settore analizzato sia costituito da dinamiche proprie che ne caratterizzano lo sviluppo. Sotto tale aspetto si rileva la necessità di sensibilizzare, con idonee campagne informative, il consumatore, al fine di favorire la conoscenza e la consapevolezza del contributo dato dalle imprese della rigenerazione alla green economy ed allo sviluppo sostenibile.
Per il futuro del settore importanza primaria riveste la scelta strategica di proseguire nella via di una non price competition incentrata sulla qualità delle proprie produzioni. Tale posizionamento crea le condizioni per circoscrivere la concorrenza di quelle produzioni importate che si caratterizzano per una bassa qualità e un maggiore impatto ambientale. Ciò al contempo, realizza le condizioni per un possibile sviluppo delle esportazioni verso i mercati del Nord Europa. Crescere verso una maggiore dimensione aziendale e aprirsi verso nuovi mercati esteri dovrebbe essere una opzione strategica da valutare, per un ulteriore sviluppo futuro.
Il settore, inoltre, si qualifica come labour intensive, in quanto il livello di automazione è piuttosto basso, e ciò riveste una importanza strategica, in quanto il suo sviluppo comporterebbe un diretto incremento dell’occupazione. A tal fine è necessario che le imprese imparino ad operare in rete dirigendo gli sforzi verso l’Arte della rigenerazione ed uno sviluppo sostenibile che le accomuna.