COMUNICATO STAMPA del 10 Febbraio 2020
In Italia, il MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE ha pubblicato il 17 ottobre 2019 i nuovi criteri ambientali minimi per le forniture di toner e cartucce a getto d’inchiostro e per il noleggio o la locazione di stampanti e di multifunzione. “Il presente documento, analogamente al precedente CAM, prevede l’acquisto da parte delle stazioni appaltanti di almeno il 30% di “cartucce rigenerate” con una resa e una qualità di stampa equivalente a quella delle cartucce originali e delle polveri di toner o degli inchiostri privi di sostanze pericolose”. Rispetto al documento del 2014, esso prevede anche gli stessi requisiti in materia di restrizioni o divieti di sostanze e metalli pericolosi nelle polveri e negli inchiostri di toner offerti per le cartucce non rigenerate, nonché una comprovata dimostrazione di qualità di stampa e di resa per le cartucce compatibili”. Questa dichiarazione prende atto della preoccupazione che la Pubblica Amministrazione ha riscontrato, a seguito dello scandalo delle sostanze pericolose, come il DeCABDe contenute nella plastica delle cartucce compatibili/Cloni/NBC (plastica riciclata da rifiuti elettronici) provenienti dall’Estremo Oriente, come si desume anche dalla nota esplicativa contenuta nel testo della legge stessa: “Inoltre, le cartucce compatibili devono essere verificate con particolare attenzione in relazione ai complessi profili di legittimità rispetto al diritto di proprietà industriale e alla presenza di sostanze pericolose nelle parti in plastica di cui sono costituite”. Siamo lieti che sia stato preso in considerazione anche il contributo di un affermato rappresentante dell’industria tedesca della rigenerazione delle cartucce per stampanti che ha fatto analizzare le cartucce compatibili/Cloni/NBC presso la LGA. Le cartucce testate contenevano elevate concentrazioni di decabromodifenil etere decabromodifenilico (DecaBDE), un ritardante di fiamma tossico. Questo prodotto, utilizzato negli apparecchi elettronici in tutta l’UE dal 2008, è vietato e si trova nella lista dei prodotti ” estremamente pericolosi”. Il testo della legge menziona anche un fatto importante sui prezzi bassi e talvolta molto bassi che indicano l’origine delle cartucce, nonché la qualità e la nocività dei prodotti, dove il costo del lavoro è molto basso, e talvolta anche il rispetto dei diritti dei lavoratori. Per tutti gli aspetti sopra citati: “Per consentire gli obiettivi indicati nel presente documento, le stazioni appaltanti devono, nel definire le basi d’asta, tenere conto dei prezzi di mercato delle cartucce toner e a getto d’inchiostro originali e considerare che le cartucce rigenerate non possono avere un prezzo eccessivamente inferiore a quest’ultimo, in quanto i costi di una vera e propria attività di rigenerazione sono significativi e scarsamente riducibili”. Queste pratiche di concorrenza scorretta hanno un impatto negativo sul mercato e le aziende subiscono una concorrenza sleale in quanto nei CAM viene ancora descritto come le cartucce originali possano essere preparate per il riutilizzo: “a differenza, in generale, delle cartucce non originali e non rigenerate, che finiscono per lo più in impianti di incenerimento o in discariche già dopo il primo utilizzo e che, agevolate nella concorrenza grazie ai prezzi più bassi, stanno spingendo sempre più aziende dedicate alla rigenerazione ad orientare diversamente la propria attività, in quanto non sono molto apprezzate anche nelle gare pubbliche”. Infine:” l’Ente appaltante si riserva di accertare che i diritti di proprietà industriale delle cartucce fornite non siano stati violati contattando il Sistema Informativo Anticontraffazione della Guardia di Finanza http://siac.gdf.it e inviando una o più delle cartucce fornite per le necessarie verifiche al fine di avviare le azioni previste per la lotta alla contraffazione, se rilevate”. Ma anche per il noleggio o il leasing di stampanti e multifunzione ci sono importanti novità che vengono indicate nel nuovo standard: “Anziché limitarsi a rinnovare il proprio parco stampanti e multifunzione, è quindi opportuno “reingegnerizzare” in modo più efficace i processi documentali e riorganizzare i servizi di stampa tenendo conto delle reali esigenze di stampa”… “Sempre nell’ottica di supportare i modelli di economia circolare, va notato che il servizio di noleggio e gestione della stampa comprende la fornitura non solo di dispositivi nuovi, ma anche di quelli usati, al fine di favorire ulteriori opportunità di mercato per tali dispositivi, tipicamente dipartimentali, ritirati da altri clienti al termine del contratto, prolungandone così la vita utile. Tale indicazione potrebbe portare a minori esborsi finanziari da parte delle stazioni appaltanti, che dovrebbero acquistare apparecchiature parzialmente ammortizzate e meno costose di quelle nuove, ma comunque performanti, anche perché la manutenzione e l’assistenza tecnica incluse nel servizio indurranno gli offerenti ad offrire prodotti in buone condizioni”. E ovviamente:” I dispositivi di riproduzione delle immagini che verranno installati, che possono essere nuovi o usati, devono essere conformi alle specifiche tecniche dei Criteri Ambientali Minimi (CAM)”. Inoltre, anche i materiali di consumo per stampanti e multifunzione a noleggio devono essere in parte rifabbricati: “Dal 1° luglio 2022, almeno il 30% delle cartucce di toner e delle cartucce a getto d’inchiostro fornite deve essere rifabbricato (“preparato per il riutilizzo”) in conformità alle specifiche tecniche contenute nei CAM per le forniture di toner e cartucce a getto d’inchiostro in vigore e in possesso di etichette ambientali conformi alla UNI EN ISO 14024 o ai mezzi di prova alternativi previsti dai CAM sopra citati”. “Al momento della pubblicazione dell’Accordo Volontario di settore, i rapporti di prova o le schede tecniche dovranno tenere conto dei metodi di misurazione e dei parametri ivi previsti. In ogni caso, i prodotti muniti di etichette ambientali conformi alla UNI EN ISO 14024, e gli altri mezzi di prova descritti al termine del criterio, saranno considerati conformi per un periodo transitorio di un anno dalla pubblicazione dell’Accordo”. A questo proposito, si ricorda che i prodotti non rigenerati da vuoto originale non sono conformi alla DIN 33870-1,-2 e quindi non sono conformi ai CAM! Secondo tutte le informazioni fornite dai CAM e i dati di mercato, la conformità delle cartucce per prodotti importati dal Far East compatibili e non originali è estremamente bassa, o quasi inesistente. Infine, poiché non esiste un “metodo di certificazione ecologica di qualità e durata riconosciuto” per le cartucce compatibili/NBC/Cloni provenienti dall’Asia orientale, e non ci sono prove di conformità per WEEE, RoHS e REACH, si raccomanda vivamente di evitare l’acquisto di questi prodotti anche tra i consumatori privati e le amministrazioni pubbliche. Queste buone pratiche contribuirebbero fortemente a ridurre la grande quantità di plastica monouso che inquina e danneggia quasi irreparabilmente l’ambiente in cui viviamo e vivranno i nostri figli. Se non per noi, facciamolo almeno per coloro ai quali sarebbe meglio lasciare un mondo in condizioni migliori di quello in cui lo abbiamo trovato, sperando di non averlo già trasformato e sporcato in modo irreparabile!